Valutaci su trovaprezzi.it

Biomeccanica della colonna vertebrale del cavallo

Come e dove si muove un cavallo? L’espressione di movimento più evidente è chiaramente quella degli arti perché è tramite la loro azione che viene prodotta la locomozione. Ma vi siete mai chiesti quali sono i movimenti della colonna vertebrale? Comprendere la mobilità della colonna permette di capire anche come migliorare la prestazione atletica di un cavallo. Inoltre individuare le carenze di movimento dei segmenti vertebrali può aiutare a prevenire lo sviluppo di alterazioni comportamentali e infortuni. Scopriamo la Biomeccanica della colonna vertebrale!

Anatomia funzionale

Il cavallo ha 7 vertebre cervicali, 18 toraciche, 6 lombari e 5 vertebre sacrali completamente fuse a formare un unico osso, il sacro, oltre alle vertebre caudali. Le vertebre sono articolate fra loro e a seconda del segmento vertebrale hanno una diversa mobilità reciproca e generale. I movimenti fra le vertebre e dei diversi tratti vertebrali possono essere di estensione e flessione dorso-ventrale, flessione laterale e rotazione. Ogni segmento è caratterizzato da una mobilità particolare. Questo risulta particolarmente importante quando pensiamo a che tipo di movimento viene richiesto al cavallo nel lavoro.


La maggiore mobilità in termini di rotazione avviene fra il cranio e le prime 2 vertebre cervicali. Il resto della colonna ha poca capacità di rotazione dei corpi vertebrali gli uni sugli altri.
La flessione laterale è massima per le vertebre cervicali e importante al livello delle vertebre toraciche. Si riduce progressivamente procedendo verso la parte posteriore del cavallo ed è totalmente assente fra le vertebre sacrali in quanto queste sono fuse fra loro.
La flessione-estensione dorso-ventrale è importante al livello delle vertebre cervicali. Invece è quasi assente nelle vertebre toraciche e massima al livello del collegamento fra vertebre lombari e sacrali.

biomeccanica della colonna vertebrale

Giunzioni

Oltre alla capacità di movimento dei diversi segmenti è importante per comprendere la biomeccanica della colonna vertebrale prendere in considerazione i punti di collegamento fra di essi, le cosiddette giunzioni.

  • La giunzione atlanto-occipitale è il punto di collegamento fra il cranio (osso occipitale) e la prima vertebra cervicale (atlante). Questa giunzione è particolarmente importante perché permette i movimenti della testa rispetto al collo. Inoltre è importante perché nei muscoli e legamenti ad esso associati si sviluppano spesso delle tensioni che possono essere causa di difficoltà importanti nel lavoro. Spesso le rigidità che si sviluppano in questa zona provengono da alterazioni funzionali in altre parti del corpo che finiscono col concentrarsi in questa area. Questo accade in modo simile nei dolori cervicali dell’uomo e che possono essere collegati a diverse cause fra cui addirittura lo stress.
  • La giunzione cervico-toracica è il collegamento fra la settima vertebra cervicale e la prima toracica. Questa articolazione non viene spesso presa in considerazione. Infatti questa è molto difficile da raggiungere dal punto di vista diagnostico tradizionale (RX, ecografie, anestesie diagnostiche e infiltrazioni). Però questa riveste un ruolo fondamentale nella performance del cavallo sportivo, indipendentemente dalla disciplina. Ad essa sarà infatti riservato un capitolo a parte.
  • La giunzione toraco-lombare è una giunzione con una mobilità abbastanza scarsa ma soggetta a pressioni molto importanti. Si trova subito dietro la paletta della sella e quindi è sollecitata dal peso del cavaliere ma non solo, spesso si scontrano qui le forze degli arti anteriori e posteriori quando il cavallo non è in equilibrio. Una disfunzione della giunzione toraco-lombare porta alla strana sensazione di un cavallo tagliato a metà, non collegato.
  • La giunzione lombo-sacrale infine è fondamentale per la trasmissione dell’impulso dal posteriore verso l’avantreno del cavallo. La sua funzionalità è fondamentale per una buona prestazione atletica. Infatti se non viene impegnata correttamente il cavallo non è in grado di ingaggiare il posteriore e produrre un buon impulso.

La giunzione lombo-sacrale

Una riduzione del movimento della giunzione lombo-sacrale come anche la presenza di dolore o infiammazione si rivelano molto limitanti per la prestazione atletica del cavallo. I sintomi di una disfunzione lombo-sacrale sono:

  • difficoltà di ingaggio del posteriore, riduzione dell’impulso, scarsa volontà di avanzare.
  • impedimento a muoversi in discesa.
  • difficoltà a coprire la profondità degli ostacoli, incapacità di riunione o di fare i passi indietro e alterazioni della ritmicità del galoppo.

Esistono principalmente due tipi di disfunzione, la restrizione della flessione e la riduzione dell’estensione.

Restrizione della flessione

In questo caso il cavallo è impossibilitato a portare il posteriore sotto di se, i posteriori rimangono lontani. A causa di questa postura, si verfica una infiammazione dei muscoli ileopsoas ed una conseguente alterazione della meccanica del bacino. I muscoli posteriori della coscia (bicipite femorale, semitendinoso e semimembranoso) diventano sovrasviluppati per una mancanza di utilizzo dei muscoli glutei. Con il tempo anche la muscolatura della schiena tende a perdere di tono e consistenza e si sviluppano problematiche di mal di schiena cronico. Una ulteriore progressione della restrizione arriva a causare una alterazione anche della meccanica respiratoria durante l’esercizio associata alla contrattura della muscolatura diaframmatica. Infatti molti cavalli con disfunzioni lombo-sacrali tendono ad andare facilmente fuori fiato nonostante una buona condizione atletica.

Restrizione dell’estesione

È meno frequente della disfunzione precendente e si manifesta generalmente con un cavallo sotto di se anche da fermo. Le andature sono generalmente poco ampie e i cavalli generalmente sovraccaricano i garretti per compensare la riduzione di mobilità della giunzione lombo-sacrale. In questo caso i muscoli del bacino (ileopsoas) sono contratti e il diaframma è compresso.

In conclusione, una buona mobilità di tutta la colonna è essenziale per il buon funzionamento del cavallo sportivo e per la prevenzione degli infortuni.

Nel prossimo articolo parleremo della giunzione cervico-toracica e della colonna vertebrale, in modo da comprendere in profondità la biomeccanica della colonna vertebrale!

D.ssa Sybille Molle
sybillemolle@gmail.com
339-3036047

Facebook
LinkedIn
WhatsApp