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Biomeccanica della colonna vertebrale del cavallo-Parte 2

La giunzione cervico-toracica

La giunzione cervico-toracica riveste una importanza fondamentale nella biomeccanica del cavallo sportivo indipendentemente dalla disciplina praticata. La corretta funzionalità della giunzione cervico- toracica è anche la base per il buon funzionamento di tutte le strutture muscolari ad essa correlate, in particolare della cintura toracica.

Molto spesso la disfunzione della giunzione cervico-toracica non viene presa in considerazione in virtù della difficoltà a raggiungere tale zona con gli strumenti diagnostici a disposizione. Infatti, con la strumentazione abitualmente disponibile in campo non si riescono ad ottenere buone immagini radiografiche o ecografiche. Anche la possibilità di effettuare anestesie diagnostiche o infiltrazioni è limitata. In genere la diagnosi di coinvolgimento della giunzione cervico-toracica è prevalentemente funzionale e tale è anche l’approccio terapeutico più efficace.

I sintomi più frequentemente riscontrati di una disfunzione della giunzione cervico-toracica variano in genere in base alla disciplina equestre praticata dal cavallo. Questa si manifesta principalmente come un calo della prestazione atletica. In alcuni casi si può riscontrare una zoppia a carico degli arti anteriori. In genere unilaterale ma non sempre, che non risponde ad alcuna anestesia diagnostica.

Zoppia anteriore

Zoppia di grado variabile che non si modifica con alcuna anestesia diagnostica tende a peggiorare con il cavallo montato ed in circolo. Riferibile per lo più a compressione o irritazione delle radici nervose (radiculopatia). Migliora poco o per niente con l’utilizzo di antiinfiammatori non steroidei mentre è più rispondente alla terapia cortisonica.

Riduzioni di prestazione atletica

Salto ostacoli:

La principale manifestazione della disfunzione cervico-toracica nel salto (che sia salto ostacoli o completo) risulta essere una difficoltà sia nello sviluppo della parabola che al momento della ricezione dal salto. Nel primo caso avremo una riduzione della capacità di utilizzo del garrese, con salti che tendono a risultare piatti e la maggiore frequenza di errore di anteriore. Queste sono correlate con una non corretta mobilità della zona. In fase di ricezione invece si tende a percepire una instabilità del treno anteriore al momento dell’impatto con il terreno. Questa è dovuta alla minore capacità ad assorbire le concussioni. Questo causa una alterazione della biomeccanica di tutto l’arto per cui i muscoli e quindi le articolazioni ed i tendini sono sottoposti ad aggravi maggiori di carico per proteggere la giunzione cervico-toracica. Per via di questi adattamenti antalgici il cavallo è maggiormente predisposto a sviluppare lesioni da sovraccarico delle diverse strutture degli arti.

Dressage:

Nel dressage, ma anche nel lavoro in piano seppure in maniera minore, la disfunzione della giunzione cervico- toracica provoca una difficoltà a mantenere il cavallo rilevato nonostante un buon ingaggio del treno posteriore. Nel lungo periodo le forze di contrasto fra spinta del posteriore e protezione muscolare della giunzione cervico-toracica causano una incapacità di corretto impegno della muscolatura della schiena e adozione di posture compensatorie che predispongono allo sviluppo di kissing spines al livello in particolare del garrese. Il meccanismo di sviluppo di queste compensazioni si basa sul fatto che il cavallo tenta di “trovare spazio” mentre evita di ingaggiare la giunzione cervico-toracica.

Reining:

Nel cavallo da rening, che per sua abitudine lavora con la giunzione cervico-toracica in estensione, la frequenza di sviluppo di patologie è meno frequente. Qualora queste siano presenti si manifestano proprio con una incapacità di distendersi con facilità e di assorbire le concussioni legate alla manovra dello sliding stop. Un’altra situazione in cui si manifesta la disfunzione cervico-toracica risulta essere lo spin che può essere molto asimmetrico fra una mano e l’altra. Inoltre si può manifestare con la difficoltà del cavallo di mantenere un buon equilibrio durante la rotazione o soprattutto al momento della fermata. Il più delle volte i cavalli da reining mostrano una incompetenza della muscolatura della cintura toracica che può essere la causa poi di una alterazione della giunzione stessa.

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Trotto e galoppo:

Nei trottatori e nei galoppatori questa problematica è generalmente poco rappresentata, soprattutto in virtù della giovane età dei soggetti impiegati e della tipologia di lavoro che viene richiesta. I cavalli trottatori sviluppano a volte disfunzioni della giunzione cevico-toracica associate all’utilizzo di un freno troppo corto contro il quale devono esercitare tensioni muscolari eccessive. La conseguenza è lo sviluppo di alterazioni soprattutto muscolari. Nei rari casi nei cavalli da galoppo si manifesta soprattutto come una difficoltà al cambio di andatura in accelerazione che causa un aumento delle forze di concussione.

Conclusione

Le disfunzioni della giunzione cervico-toracica sono indubbiamente sotto diagnosticate in virtù delle difficoltà strumentali e tecniche necessarie a giungere ad una diagnosi di certezza. Il più delle volte sono anche causa di patologie secondarie compensatorie che, per via della loro maggiore evidenza diagnostica, vengono erroneamente considerate cause primarie del problema. La valutazione funzionale permette di individuare le carenze della giunzione cervico-toracica e delle strutture ad essa annesse. Un protocollo terapeutico mirato, basato su manipolazioni, mobilizzazione ed esercizi di mobilizzazione dinamica può spesso e volentieri essere l’unica soluzione.

La colonna toracica

Il tratto toracico della colonna vertebrale riveste una importanza fondamentale nel lavoro del cavallo montato. Infatti, questo tratto di colonna è quello che supporta il peso del cavaliere e al contempo la zona della colonna capace della maggiore flessione laterale (escluso il collo). Restrizioni di movimento della colonna toracica sono causa di importanti riduzioni della prestazione atletica.

D.ssa Sybille Molle
sybillemolle@gmail.com
339-3036047

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