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La dentatura del cavallo

L’evoluzione del cavallo come erbivoro stretto, ha segnato in maniera importante le caratteristiche della dentatura di questo animale, in cui i denti hanno la funzione principale di rendere digeribili gli alimenti, masticando e macerando la cellulosa.


Il cavallo, a differenza dei carnivori domestici e dell’uomo, per le caratteristiche dei suoi denti viene definito un ipsodonte in quanto la “crescita” dei denti si prolunga fino a 20-25 anni, per compensare il rilevante consumo del dente, impegnato per molte ore al giorno nelle masticazione di vegetali più o meno abrasivi. Questa peculiarità viene sfruttata per valutare, in modo abbastanza preciso, l’età dell’animale in funzione del livello di consumo delle tavole dentari dei denti incisivi.

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Dato che la vita del cavallo sportivo differisce molto da quella del suo predecessore selvatico, si usa eseguire dei controlli della dentatura per evitare spiacevoli e dolorose situazioni che possono anche sfociare in patologie gravi.
Difatti un disturbo della dentatura e la conseguente dismasticazione, provocano nel cavallo una serie di segni clinici, quali: inappetenza, riluttanza alla masticazione, dolore durante la masticazione o la deglutizione, gonfiore della guancia ed alitosi.

La manifestazione clinica più importante associata alle problematiche dentali, è la progressiva perdita di peso, di solito molto rapida, associata alla perdita di boli di cibo poco masticato dalla bocca. L’animale in conseguenza di una patologia dentale mostra molto interesse al cibo, ma evita la prensione dello stesso e può comparire una salivazione eccessiva. In alcuni casi il proprietario riporta difficoltà nel controllo del cavallo con il morso e atteggiamenti di intolleranza del cavallo durante il lavoro montato, tra cui lo scuotimento del capo continuo e la riluttanza all’esecuzione di alcuni comandi.

L’esame dei denti dovrebbe essere eseguito annualmente da un veterinario a partire dai tre anni di età dell’animale, ma se questi vive essenzialmente al pascolo generalmente si può eseguire anche ogni 2 anni, per l’aumentato consumo dello smalto legato alla maggiore abrasione. Una generica molatura a livello dei denti del cavallo può essere effettuata da qualsiasi medico veterinario in possesso di attrezzatura adeguata, ma a fronte di problemi specifici è necessario rivolgersi ad un medico veterinario specializzato in odontostomatologia. La necessità di inserire l’esame della cavità orale del cavallo come un analisi di routine soprattutto per quanto riguarda il cavallo sportivo è ormai imprescindibile per esaltarne le performance.

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Dr. Marco Primerano
Medico veterinario

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